C’è un detto che recita esattamente così: “Alla stupidità umana non c’è fine mai”.
Purtroppo a questo detto popolare dobbiamo oggi dare ragione alla luce di un fatto singolare che ha lasciato il web e la città di Bari indignati e senza parole lo scorso dicembre.
Il protagonista della storia di oggi è Mork, un cane di razza Pastore Tedesco tristemente noto in città tanto per la sua bontà, quanto per la sua malattia che lo ha costretto per buona parte della sua vita, ad un carrellino per poter camminare.
Mork, un cane anziano e buono, aveva trovato in questo supporto per camminare una nuova vita: grazie al carrellino infatti, il cucciolone si sentiva libero di scorrazzare in giro con la sua umana Silvia, nonostante quella brutta patologia che gli aveva reso le zampe posteriori prive di struttura e completamente paralizzate.
Insomma, per Mork il carrellino erano le sue nuove zampe.
Un triste giorno però, qualcuno decide di rubare il carrellino di Mork, lasciandolo di fatto, privo delle zampe posteriori. Il cane è stato costretto quindi a rimanere chiuso in casa nella sua cuccia.
Invani i tentativi di Silvia, la sua mamma umana, insieme al veterinario ed alle associazioni, di trovare un altro carrellino adatto a Mork che potesse funzionare.
Non tutti questi tipi di supporti sono infatti uguali e spesso devono essere costruiti ad hoc per il cane, considerando quindi taglia, tipologia di malattia e funzionalità che questi andranno a svolgere.
Mork si è rifiutato di usare altri carrellini che peraltro non si rivelavano adatti alla sua specifica.
Due settimane di costrizione a casa, senza più vedere la luce del giorno…. Mork si è spento così. Nel silenzio e nell’indignazione di mamma Silvia e di chi lo conosceva bene e lo amava.
Mork non c’è più e non ha potuto camminare prima del suo ultimo respiro.
Un gesto crudele ed insensato che non ci spieghiamo. A nulla sono serviti gli appelli per far riavere a questo povero cane anziano il suo supporto.
Photo credits: La Repubblica