“Oscar non c’è più. Abbiamo vissuto un incubo perchè lui era un membro della nostra famiglia. Soffriva di attacchi epilettici ma l’altra notte le crisi sono state più forti al punto da aver bisogno del veterinario. Ma purtroppo nessuno dei veterinari chiamati ha risposto”, ha scritto così Giovanni Pio, il papà umano di Oscar, cane foggiano, morto purtroppo nella notte perchè nessun medico ha potuto visitarlo e curarlo.
Ecco le sue parole:
So che gli ambulatori veterinari non hanno obbligo h24 ma non è giusto moralmente lasciare scoperti i propri clienti non pensando nemmeno ad organizzarsi in turnazioni anche tra veterinari di città diverse.
In provincia di Foggia non ci sono cliniche veterinarie (quelle che avrebbero invece l’h 24) e quindi che si fa? Si muore perché non ci sono veterinari disponibili. Provvederò a scrivere all’Ordine dei veterinari perché si trovi una soluzione dal momento che la problematica riguarda tutta la Provincia di Foggia.
La morte di un animale domestico, che sia un cane, gatto, un pappagallo, o qualsiasi, è sicuramente paragonabile alla perdita di un caro, avendo condiviso con te una parte della tua vita, dai momenti belli, alle difficoltà che ti trovi ad affrontare.
Quel che donano non lo pretendono indietro, l’amore in quella semplicità incondizionata è unica, forse più veritiero di quello dato da una persona. Ma quando ti muore un cane tra le braccia è straziante, soprattutto quando pensi che ci possa essere una soluzione prima che accada. Ci manchi tantissimo, resterai per sempre nei nostri cuori.
Giovanni Pio Micale