La storia che stiamo per raccontarvi è quella di Pasqualino, un dolcissimo cagnolino con un passato molto travagliato alle spalle.
Il cane è stato visto aggirarsi per le strade di Roma e, segnalato alle autorità, è stato fatto rinchiudere in un canile, nonostante non avesse fatto nulla per meritare tutto ciò.
Pasqualino è stato condotto nel canile di Muratella a Roma e poi portato a San Romolo in Liguria, un’oasi canina decisamente più confortevole, grazie alla benevolenza del proprietario del rifugio ligure, Stefano di Caprio.
In questo posto i cani hanno la possibilità di esprimere al meglio le loro potenzialità, e apprendere dinamiche sociali che difficilmente potrebbero imparare in un triste e grigio box.
“Immaginate di vivere una vita libera, piena di odori, piena di stimoli, una vita colma di senso, di amore, di fratellanza. Adesso immaginate di aprire gli occhi e ritrovarvi soli da un giorno all’altro, tra cemento e fango. Deprivati di qualsiasi forma di stimolo, scaraventati lì, dove ogni istinto si reprime autonomamente. Dove non puoi più essere te stesso. Dove non sei più libero. Pasqualino è uno dei tanti semi selvatici accalappiati ogni anno, inadottabili a causa della loro scarsissima (se non nulla) propensione verso l’uomo, verso la manipolazione.” ha scritto il proprietario del rifugio raccontando la sua storia.
Pasqualino, all’interno del nuovo rifugio, sta cercando di affermare la sua identità e fare nuove amicizie con qualche umano, anche se non sembra così semplice.
La speranza è che possa presto incontrare una famiglia disposta ad adottarlo e voltare finalmente pagina.