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Prevenzione Salute

Insulina ai cani: come, quando, perché…



L’insulina ai cani viene generalmente somministrata in seguito ad una diagnosi di diabete.

La somministrazione giornaliera si affianca ad un’alimentazione specifica, ad esercizio fisico regolare, alla sterilizzazione delle femmine intere.

Non si tratta dell’unica motivazione, ma in generale della più frequente.

Vediamo allora come somministrare insulina ai cani…

Insulina ai cani: la curva glicemica

Il cane diabetico trattato con insulina conduce una vita normale, con aspettative di vita uguali a quelle di altri cani sani.

Tuttavia, la terapia implica una stretta collaborazione col veterinario, senza la quale è impossibile evitare insuccessi.

L’insulina è una sostanza fragile, che va conservata e utilizzata seguendo scrupolosamente alcune regole.

La dose varia in base al peso corporeo dell’animale e in base alle sue particolari esigenze, per cui può, nel corso della vita del cane, subire delle modifiche.

Inizialmente la discriminante è il peso.

Poi, nei primi giorni di terapia, si valuta la risposta dell’animale, osservando la quantità di acqua consumata, la frequenza delle minzioni e la quantità di urina prodotta.

Dopo alcuni giorni si eseguirà la curva glicemica e si controlleranno i livelli di glucosio e di chetoni nelle urine.

In base alla curva glicemica il veterinario potrà valutare:

  • se l’insulina funziona
  • in quale misura si abbassa la glicemia in relazione alla dose d’insulina utilizzata
  • quando si abbassa (rispetto al momento in cui viene somministrata)
  • per quanto tempo agisce.

Quindi si valutano: la risposta, l’adeguatezza della dose, la correttezza del numero delle somministrazioni.

La curva glicemica è necessaria non solo nella prima fase, ma anche tutte le volte che si debba modificare la dose giornaliera.

Terapia insulina al cane: alcune dettagli tecnici che possono aiutare

Proviamo a rispondere ad alcuni quesiti “di natura tecnica” che i proprietari di un animale potrebbero porsi:

  1. Come fare le iniezioni sottocute al cane?

Dopo aver deterso la cute, si immobilizza la parte posteriore della coscia (muscoli semimenranoso/semitendinoso) e si introduce l’ago a 90° rispetto al corpo. Si aspira per assicurarsi di non essere penetrati accidentalmente in un vaso sanguigno, si inocula il farmaco e si estrae rapidamente l’ago.

  1. Che succede se si inietta aria sottocute?

In realtà, secondo due studi comparativi e uno retrospettivo, lasciare nella siringa da 0.1 a 0.3 ml di aria da iniettare con il prodotto riduce l’intensità del dolore e la reazione nel punto di iniezione.

  1. Quale siringa adoperare?

Deve essere utilizzata una siringa da insulina 40 UI/ml.

Nel caso in cui più somministrazioni giornaliere vengano eseguite nello stesso soggetto non è necessario cambiare l’ago ogni volta.

  1. Quando fare l’insulina: prima o dopo i pasti?

Le iniezioni di insulina andrebbero fatte subito dopo i pasti, poiché in questo modo l’insulina fa effetto proprio quando lo zucchero arriva nel sangue. Somministrare l’insulina prima dei pasti può condurre a ipoglicemia, nel caso il cane rifiutasse inaspettatamente il pasto.

La tecnologia a vantaggio dei cani che necessitano di insulinoterapia

Da alcuni anni è possibile, in gran parte degli animali domestici, applicare un sensore in modo indolore nella cute, che permette di misurare la glicemia a casa usando un apposito lettore o un’applicazione utilizzabile su smartphone.

Le letture hanno una durata di 15 gg e i dati possono essere immagazzinati nel lettore o inviati giornalmente al veterinario.

Una metodica facile e indolore, che consente un elevato numero di letture con raccolta di un gran numero di dati e di conseguenza un’ottimizzazione della curva glicemica.

E, soprattutto, la possibilità di ovviare all’ospedalizzazione, con tutti i vantaggi che ne conseguono per il cane e gli umani coinvolti…

 

Credits Foto: Pixabay.com

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