La cirrosi epatica nel cane è una grave patologia che colpisce il fegato.
A differenza della sua variante umana, spesso causata dall’abuso di alcool, in quella animale le cause sono da rinvenire altrove.
Analizziamole, e cerchiamo di capire come tenerla sotto controllo per garantire la sopravvivenza del cane…
Cause della cirrosi epatica nel cane
Si tratta purtroppo di una malattia terminale.
La forma conclusiva, e più grave, di un’altra patologia che è la fibrosi epatica.
Il fegato è composto da:
- una parte cellulare, che svolge tutte le funzioni dell’organo, tra cui quella di depurazione dalle sostanze “di scarto”
- una parte fibrosa, che si trova tra una cellula e l’altra, e ospita i vasi sanguigni.
Quando c’è un danno alle cellule epatiche queste muoiono, e il tessuto fibroso prende il loro posto.
Maggiore è il danno, maggiore è il tessuto fibroso che prende il posto delle cellule.
Quando il danno è continuativo, in tessuto fibroso è così tanto e le cellule così poche da impedire la rigenerazione del fegato.
A questo livello non si parla più di fibrosi epatica, ma di cirrosi epatica.
Tra le cause, tutte le malattie croniche del fegato:
- accumulo di rame
- epatiti croniche
- cure farmacologiche troppo prolungate
- ostruzioni biliari (calcoli alla cistifellea).
Trattamento e prognosi della cirrosi canina
I sintomi comprendono:
- abbattimento
- perdita di appetito
- vomito
- diarrea (con feci gialle e non marroni)
- mucose gialle e non rosa.
A questo stadio della malattia sono straordinariamente evidenti, per cui il ricorso al veterinario è costante.
Anche per scongiurare l’insorgere dell’encefalopatia epatica, che danneggia il cervello dell’animale, con manifestazioni molto gravi, come cecità e convulsioni.
Purtroppo non esiste una terapia risolutiva, perché la patologia è così avanzata da non permettere praticamente più una cura.
Si può tuttavia evitare il peggioramento e l’insorgere dei danni cerebrali.
Per cui i farmaci che verranno prescritti dal veterinario interverranno sui sintomi.
E si agirà per prima cosa rimuovendo le tossine, fornendo una dieta specifica.
Essenziale poi sottoporre il cane a esami periodici per valutare se ci sia stato un peggioramento di alcuni sintomi, in modo da poter intervenire prontamente.
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