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Si lamentava disperatamente per la fame. Oipa Ragusa salva la vita ad un cane “scheletrico”

OIPA Ragusa salva cane scheletrico


Grazie alla mobilitazione dei volontari dell’Organizzazione internazionale protezione (Oipa) e all’intervento della polizia municipale di Modica, in provincia di Ragusa, è stato portato in salvo un cane ridotto a uno scheletro. Detenuto per anni in box sporco e fatiscente, ora è ospite di una struttura pubblica, accudito e curato in attesa di poter essere dato in affidamento. Il referto del veterinario attesta un grave stato di denutrizione. L’uomo che lo deteneva in quelle condizioni è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa ai sensi dell’articolo 727 comma 2 (detenzione incompatibile) e dell’art. 544 ter (maltrattamento). L’associazione ha scritto al sindaco di Modica, Ignazio Abbate, affinché emetta un’ordinanza che impedisca al proprietario del cane di prendere con sé altri animali.

«Domenica scorsa ho ricevuto una telefonata con una richiesta di soccorso da parte di una cittadina che sentiva lamenti disperati di un cane a Modica», racconta Riccardo Zingaro, delegato dell’Oipa di Ragusa. «Mi ha dato solo delle indicazioni generiche sulla zona e ho iniziato a cercare, infruttuosamente. Lunedì, insieme ad altre tre volontarie Oipa, abbiamo finalmente trovato il cane. Era in una stradina secondaria accanto a un garage condominiale. In un sottoscala era stata ricavata una gabbia piccolissima dove il povero animale giaceva in mezzo ai propri escrementi, senza acqua né cibo. A stento riusciva a camminare e aveva profonde ferite su tutto il corpo»

Allertata dai volontari, la polizia municipale è intervenuta sequestrando il cane. Da parte sua, il dirigente veterinario dell’Azienda sanitaria locale ne ha autorizzato il ricovero in una struttura comunale convenzionata.

«Vorrei sottolineare come, seppur detenuto da chissà quanto tempo in quelle condizioni accanto all’ingresso di un garage condominiale, ben visibile ai passanti, nessuno sino a domenica scorsa ha chiesto aiuto per salvare il cane», aggiunge Riccardo Zingaro. «Denunciare situazioni di maltrattamento alle forze dell’ordine, alle associazioni, alle guardie zoofile è molto importante. Gli animali non hanno voce, sono indifesi nei confronti degli abusi dell’uomo, quindi essere la loro voce è fondamentale».

Ora il cane di Modica è in cura e presto potrà esser preso in affidamento, sperando possa dimenticare il suo passato e vivere finalmente amato e accudito al meglio.

Per segnalazioni di maltrattamento e per ulteriori informazioni sulle gattine si può contattare il Nucleo di guardie zoofile di Ragusa al numero 3386221154, anche lasciando un messaggio su WhatsApp, o scrivere all’email guardieragusa@oipa.org.

Credits Foto: OIPA Ragusa

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