I volontari erano arrivati per soccorrere una mamma cane. Avevano ricevuto una segnalazione per quella cagnolina avvistata dai passanti con le mammelle gonfie che lasciavano intuire cuccioli nascosti da qualche parte al sicuro. Giunti sul posto l’hanno individuata con facilità. Lei era a bordo strada, mite e mansueta, e quando ha visto gli esseri umani ha fatto in modo che la seguissero nella boscaglia.
Anche loro, come i passanti che avevano segnalato quella quattro zampe, avevano pensato che li stesse portando dai cuccioli. Invece no. O meglio: non solo. La cagnolina, chiamata poi Clover, li aveva condotti in un canile degli orrori, un lager che imprigionava tanti e tanti altri quattro zampe che vedendo arrivare qualcuno avevano iniziato a piangere e latrare per chiedere aiuto.
“Lei ci ha condotto in una proprietà dove potevamo sentire le grida di più cani. Quello che pensavamo fosse Clover che ci portava dai suoi cuccioli era molto di più… è stato uno spettacolo orribile che non dimenticheremo mai. Un odore forte di putrefazione che non se ne andava permeava l’aria”, scrivono gli operatori del Royal Animal Refuge.
I soccorsi
I volontari hanno chiamato le autorità e le forze dell’ordine della contea di Spalding. “Abbiamo scoperto che c’erano più animali in gabbia deceduti da qualche tempo”, raccontano. “Il pensiero della sofferenza che hanno sopportato questi animali è inimmaginabile“.
“Crediamo che Clover stesse proteggendo i suoi cuccioli e gli altri animali che erano ancora in vita. Non ci ha permesso di catturarla e ha continuato a condurci a questa proprietà. Voleva essere trovata perché potessero vivere un destino diverso. Per quanto sia stata dolorosa questa scena da vedere, sappiamo che i cani che abbiamo salvato non conosceranno mai una vita di dolore e non vivranno un altro giorno nelle mani di abusi e abbandoni. Sapranno sempre da dove viene il loro prossimo pasto. Promettiamo loro che conosceranno sempre amore e affetto”, concludono i volontari.