Tra le razze piccole un delle più amate è indubbiamente il Carlino.
Probabilmente per via del loro aspetto buffo e per il piccolo volto schiacciato, che pare conferisca loro un’aria sempre felice e sorridente.
Tuttavia si tratta anche di una delle razze con maggiori problemi fisici e dalla struttura più delicata.
Vediamo dunque in cosa consistono questi problemi di salute del Carlino…
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Salute del carlino: difetti di genetica
Proprio quello che più intenerisce noi umani in questa razza, è ciò che ne compromette il benessere e li mette a rischio.
Tutte caratteristiche, tra l’altro, che siamo stati proprio noi a selezionare, incuranti del fatto che costituissero tratti genetici potenzialmente dannosi per la loro stessa salute.
Responsabili di problemi come:
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Sindrome brachicefala:
conseguenza del muso corto e del viso schiacciato, che provocano difficoltà nella respirazione. In aggiunta anche la maggiore presenza di tessuto molle nella parte posteriore del palato (rispetto agli altri cani) interferisce con il ricambio d’aria. Anche le narici strette (stenotiche) e la trachea (le vie aeree che dal naso portano ai polmoni) ipoplasica (cioè sottosviluppata) non contribuiscono certo a migliorare il ricambio d’aria. La combinazione di queste caratteristiche rendono il carlino più propenso a russare, e più soggetto a problemi come l’ipertermia. Alcune delle caratteristiche della sindrome brachicefala possono essere migliorate chirurgicamente qualora siano così marcate da influire negativamente sulla sua vita.
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Rogna demodectica:
malattia delle pelle, molto diffusa nei cuccioli. La crescita incontrollata degli acari della pelle (presenti in numero molto minore in tutti i cani) è spesso associata a un problema immunitario specifico di questa e altre razze.
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Obesità:
il peso in eccesso può aggravare i problemi respiratori, l’osteoartrite e le malattie articolari. È necessario monitorare la dieta e l’esercizio fisico quotidiano del carlino: anche se soggetto a problemi respiratori, è importante che svolga almeno mezz’ora al giorno di attività fisica, che sia gioco o una semplice passeggiata al parco.
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Anemia emolitica autoimmune:
il sistema immunitario attacca impropriamente le proprie cellule sanguigne. La conseguenza è che i carlini non sono in grado di scambiare efficacemente l’ossigeno, apparendo sempre molto svogliati e pallidi (insolito per questa razza, allegra e giocosa).
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Encefalite:
malattia infiammatoria del sistema nervoso centrale che provoca convulsioni, disturbi della deambulazione e depressione, e che colpisce 1 carlino su 100 (e in misura maggiore le femmine). Dato che la scienza medica ha individuato il cromosoma responsabile, è possibile effettuare dei test genetici per identificare i cani a rischio.
Quando ci si appresta a prendere un animale è necessario conoscerne il più possibile, e ciò è tanto più vero se si tratta di salute.
Dunque, è importante sapere cosa comporta la gestione della salute del carlino, proprio per poter effettuare una scelta consapevole.
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