Il cane e il gatto sono due specie diverse tra loro. E differenti sono pure le malattie che li colpiscono. Che, nella maggior parte dei casi, risultano specifiche. In questo articolo andremo a scoprire quali sono le malattie del gatto trasmesse al cane e viceversa.
Vale a dire che, come buona parte delle malattie del cane NON si trasmette all’uomo, un numero piuttosto cospicuo di malattie tipiche del gatto NON si trasmettono al cane (e viceversa).
Esistono tuttavia delle eccezioni.
Vediamo nello specifico quali sono le malattie del gatto trasmesse al cane (e quelle del cane trasmesse al gatto), e cosa fare in caso di contagio…
Indice Articolo
Quali sono le malattie del gatto trasmesse al cane e viceversa
Le malattie in questione sono:
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la tigna:
malattia della pelle causata da un fungo, tipica del gatto ma trasmissibile sia al cane che all’uomo.
Non è pericolosa, ma è pruriginosa e davvero difficile da eliminare da tutte le specie, per cui se un animale è ammalato sarebbe opportuno isolarlo dagli altri sino a quando il trattamento prescritto dal veterinario non abbia sortito i suoi effetti
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la leishmaniosi e la filariosi:
parassitosi provocate da due vettori, rispettivamente il flebotomo e la zanzara, decisamente più problematiche nel cane che non nel gatto, che comunque può contrarle. La prevenzione si basa in entrambe le specie sulla somministrazione dell’antiparassitario esterno
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la toxoplasmosi:
malattia tipica del gatto trasmissibile tanto al cane quanto all’uomo. Mentre però nel felino è generalmente asintomatica, nella altre due specie induce sovente l’aborto. Per cui, se si ha un gatto in casa, è molto importante prestare estrema attenzione alla gestione delle feci (il pericolo subentra quando queste seccano, dopo almeno 48 ore dall’espulsione). Dunque, la lettiera va svuotata più volte al giorno, e la sabbia cambiata più spesso. Molto meno rischiosa la situazione in assenza di gravidanze (sia umane che canine)
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la rabbia:
malattia solitamente trasmessa da cane a gatto, è l’unica virale che si trasmette tra le due specie, perché le altre (comprese la Parvovirosi canina e felina, anche se hanno lo stesso nome) sono specie-specifiche e non si possono trasmettere tra i due animali. Si tratta di una condizione ulteriormente pericolosa in quanto nessun mammifero ne è immune, uomo compreso. Anche per questo, in caso in di contagio, viene generalmente prevista la soppressione dell’animale malato. È vero che in Italia è scomparsa dagli anni ’60, ma è necessario comunque prestare attenzione quando ci si sposta all’estero in paesi in cui è ancora presente
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pulci e zecche:
colpiscono entrambe le specie e il contagio dall’una all’altra è altamente probabile, per cui sarebbe bene isolare l’animale infestato. Per le pulci il contagio è velocissimo, mentre per le zecche è molto più lento, ma attenzione: queste devono essere bruciate dopo averle rimosse dal cane o dal gatto, altrimenti le uova si schiudono e le nuove nate possono attaccare entrambi. Inoltre, le pulci sono responsabili della “tenia del cane”, che colpisce però anche il gatto, condizione grave e seria, per cui, onde evitare la circostanza, è opportuno somministrare sempre l’antiparassitario esterno agli animali
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gli acari
sono molto contagiosi, in particolare l’agente patogeno della scabbia, e molto molto fastidiosi, dal momento che scavando nella pelle provocano un prurito insopportabile, con conseguente grattamento che determina lesioni sulla pelle. È bene dunque isolare il gatto infestato sia dal cane che dai bambini fin quando il problema non si è risolto, altrimenti gli acari possono trasmettersi per contatto
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i parassiti intestinali
appartengono a classi diverse (ascaridi, vermi e la fastidiosissima Giardia). La trasmissione avviene per via oro-fecale, quindi l’animale lo prende dalle feci di un altro (cane o gatto che sia, anche se è più facile che a contrarli sia il cane, data la sua abitudine al leccamento). La prevenzione si basa dunque sulla corretta gestione delle feci: infatti, se il cane defeca sempre fuori casa e il gatto usa la lettiera messa in un luogo inaccessibile al cane, si riesce ad evitare il contagio tranquillamente.
In caso di Giardia, però, bisogna ricorrere immediatamente alla sverminazione (magari di entrambi, per sicurezza) e al trattamento specifico.
Dunque, è vero che avere in casa entrambe le specie fa sì che le malattie del gatto trasmesse al cane (e viceversa) aumentino, eppure, la maggior parte di queste non sono gravi, e in un buon numero di casi basta fare attenzione.
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