Quel signore è morto, ma il suo cane Pallino non lo dimentica. Per cinque anni il cagnolino ha continuato a recarsi a messa nella chiesa dove aveva seguito il feretro del suo adorato proprietario umano. Il giorno dei funerali, a Diano Arentino, Pallino si era accucciato accanto alla bara rimanendo lì fermo finché la salma non era stata portata via.
Era stato un tempo lungo: 4 giorni, perché per celebrare le esequie si attendevano i parenti del defunto dall’Australia. Pallino non si staccò un attimo da lì, e quell’esperienza gli è rimasta nel cuoricino. Il tenero quattro zampe da allora è tornato ogni domenica, settimana dopo settimana e anno dopo anno, nella stessa parrocchia all’ora precisa della messa.
In paese era diventato una mascotte, e non c’era cittadino che non gli allungasse qualche buon boccone di cibo e coccole. Non appena le campane chiamavano i fedeli a raccolta, il cane entrava in chiesa e vi si tratteneva per l’intera durata della funzione, accucciato nello stesso punto in cui si trovava la bara del suo defunto amico umano. Finita la messa, mogio mogio, tornava via.