In quella fredda giornata di ottobre, era capitato il peggio. Il cane Mugsy, un jack russel che all’epoca dei fatti – era il 2017 – aveva 4 anni, si era fatto investire da un’auto. Una sciagura che gettava l’intera famiglia nella disperazione. La signora Viola, come avrebbe poi ricostruito nel celeberrimo talk show di Oprah Winfrey, era al lavoro. Il marito, Glenn, era in giardino a vigilare sui giochi dei bambini. Un attimo di distrazione e Mugsy non era più accanto a lui. Il rumore dell’impatto, terribile, lasciò capire dove fosse.
Sì, Mugsy era sceso in strada ed era stato travolto. Glenn fece rientrare i bimbi in casa e si precipitò verso il cane, ma il suo cuoricino peloso non batteva più. Tra le lacrime, l’uomo raccolse da terra il corpicino del cane adorato. Tenendolo tra le braccia lo riportò in giardino e lo sotterrò. Rapidamente, perché i bambini non subissero il suo stesso choc. Avrebbe dato loro in qualche modo la notizia a sera, all’ora di cena. A quel punto la famiglia sarebbe stata tutta riunita e avrebbero potuto dare a Mugsy l’ultimo saluto.
Il mattino seguente, Glenn si sveglia sentendo raspare alla porta. Ladri? Qualcuno che ha bisogno di aiuto? Non rimaneva che andare a controllare. Ma quando l’uomo apre, lo choc è superiore a quello sperimentato il giorno precedente: a ‘bussare’ era niente meno che Mugsy! Che avessero seppellito, confusi, un altro cane rimasto ucciso in strada? Macché: al controllo in giardino la tomba del loro cagnolino era rimasta aperta e vuota. Quello era proprio Mugsy. E anche quello del giorno prima, era proprio Mugsy.
Insomma, i due presero su il cane e lo portarono, increduli, dal veterinario. Mugsy, spiegò loro il dottore, non era morto evidentemente. Il suo cuoricino aveva rallentato il battito per il trauma riportato nell’impatto con la vettura. Quando pian piano i parametri si sono ristabilizzati, con le zampette ha grattato via la terra con cui era stato coperto ed è tornato a casa.