Centinaia di cucce comode per cani sfortunati, quelli ospiti di rifugi e canili o quelli di famiglie meno abbienti: le hanno costruite gli studenti di Barry Stewart, docente di carpenteria all’istituto professionale Englewood High School di Jacksonville che ha avuto l’idea di unire la didattica manuale a quella etica e solidale, così da trasferire ai suoi ragazzi un doppio insegnamento.
Tutto cominciò nel 2002. Il professor Stewart all’epoca insegnava al professionale di Winston-Salem, in North Carolina. Il progetto prese vita lì, di concerto con le associazioni animaliste, e sarebbe poi proseguito in Florida. In effetti, spiega il prof, una cuccia in legno è un po’ la miniatura di una casa per esseri umani. Ed è abbastanza grande da potervi sperimentare innovazioni per rendere il giaciglio dei quattro zampe più confortevole.
Qualche esempio? Lo racconta nella sua pagina Facebook una delle associazioni animaliste che beneficiano delle cucce-dono. I ragazzi hanno pensato che un tetto rimovibile avrebbe reso ai volontari più facili le pulizie o l’estrazione dei cuccioli dai loro ripari. Poi hanno voluto aggiungere uno spazio per la pappa. Ancora, hanno pensato che se posto di lato l’ingresso avrebbe garantito un miglior riparo dalle intemperie. E così si cresce, si impara, si diventa grandi.