La proprietaria muore, il sindaco adotta il cane orfanello e gli compra anche la casa in cui aveva sempre vissuto, così da non sottoporlo ad altro spaesamento. La storia da libro Cuore arriva dalla Lombardia, dal comune di Casalbuttano ed Uniti. Protagonisti il cagnolino Willy, meticcio di 8 anni, e il sindaco della cittadina in provincia di Cremona, Gian Pietro Garoli.
Willy conduceva una vita tranquilla, amato e coccolato con la sua umana. Però la malattia ha vinto, la signora è deceduta e il cane è rimasto solo. Il sindaco non ci ha pensato due volte: ha adottato Willy. Per non traumatizzarlo con un cambiamento di luogo che si sarebbe sommato al disorientamento per la perdita della sua familiare, però, ha fatto di più: gli ha comprato la casa che fino a quel momento aveva condiviso con la deceduta.
Il sindaco racconta di aver capito proprio dal comportamento del cane che la signora era morta. Era sua abitudine chiamare Willy dalla finestra, ma quel mattino lui non è corso incontro a Garoli. No: batteva il capo sui vetri tenendo in bocca la pantofola della donna, continuando a piangere. Un messaggino arrivato da parte della figlia subito dopo ha spiegato il perché. E il sindaco non si è voltato dall’altra parte.