In fuga forse da un predatore, il cane era finito nel fiume semighiacciato. Poi però il gelo lo ha intrappolato tenendolo in ostaggio per quattro giorni al freddo, senza cibo né acqua. In suo soccorso è arrivato un operaio il cui intervento è stato determinante per riuscire a recuperare il cagnolino, portandolo in salvo.
Il piccino, l’età stimata è tra i 12 e i 18 mesi, era rimasto bloccato nelle acque congelate del Detroit, in Ontario, su un isolotto, senza riuscire a riguadagnare la riva. E’ rimasto così finché Jude non è arrivato. Lo ha notato in difficoltà nella corrente e lo ha coraggiosamente raggiunto, preso in braccio e riportato a terra. Il cane aveva le zampe congelate. Una volta in clinica, al Woodhaven Animal Hospital, è stato curato anche per la disidratazione e gli è stata scoperta una brutta pancreatite.
Il cagnolino è stato chiamato Alfonso, e si è lasciato curare e aiutare senza fare un fiato dimostrando un carattere docilissimo. E però era privo di microchip e nessuno lo cercava. Per lui si sarebbero aperte le porte di un canile, con un box in solitudine. Invece no, perché dopo averlo salvato Jude lo ha chiesto in adozione. Le pratiche sono andate a buon fine, e adesso il piccolo Alfonso – ancora convalescente – ha ritrovato la vita e anche una famiglia.