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Retrieving: lo sport per cani da riporto

retrieving


Il retrieving per cane è una disciplina che nasce come vera e propria prova di lavoro per cani di razza retriever, per saggiare in particolar modo l’attitudine a riportare la preda al proprio conduttore.

Infatti nel corso degli anni la selezione dei cani da caccia (a cui abbiamo dedicato un articolo a parte) ha portato a modificare l’istinto predatorio: in quelli da riporto non deve comparire la naturale tendenza dell’animale a mangiare la preda.

E allora conosciamo più da vicino il retrieving…

Scopi e caratteristiche del retrieving

In Italia le gare si dividono in: 

  1. Working Test

Prevede l’uso esclusivo di riportelli da addestramento.

Il punteggio assegnato dai giudici va da 0 a 10 punti in base ad una serie di parametri:

  • il desiderio del cane di compiacere il conduttore
  • il piacere con cui lavora
  • la qualità del riporto
  • il collegamento tra cane e conduttore
  • la capacità di memorizzazione del punto in cui l’oggetto cade quando viene lanciato
  • la capacità di individuare con l’olfatto oggetti nascosti
  • la capacità di adattamento a vari tipi di terreni (pianeggianti, con pendenze, con vegetazione o boschivo) e al lavoro in acqua
  • la calma e l’attenzione in presenza di altri cani al lavoro
  • la condotta al piede.

Le classi in cui si può competere sono:

  • Open “A”: la conduzione del cane deve essere discreta e viene richiesta massima precisione
  • Novice “B”: il cane dovrà essere in grado di lavorare in ogni ambiente, acqua compresa, superando vari ostacoli come fossi, cambi di terreno e vegetazione fitta
  • Beginners “C“: la condotta è anche senza guinzaglio, il cane dovrà essere sotto controllo anche per brevi distanze
  • debuttanti “D”: prevedono esercizi mediante i quali i giudici potranno valutare le attitudini naturali del cane e il rapporto con il conduttore, è ammesso l’uso del guinzaglio
  • Training: categoria non competitiva nella quale il giudice non assegna punteggio ma può intervenire per offrire spiegazioni a fini didattici.

All’interno delle prime due classi vengono scelti i componenti delle squadre nazionali per rappresentare l’Italia agli International Working Tests

  1. Dummy Trial

prevede l’uso esclusivo di riportelli da addestramento (dummies: finto, che imitano la forma di una possibile preda) e consiste nella simulazione di caccia. I riporti possono avvenire sia in battuta fissa, sia lungo un itinerario

  1. Field Trial

ogni prova differisce dalle altre per il tipo di lavoro eseguito dal cane e dal conduttore, ma tutte prevedono un elevato livello di obbedienza e collaborazione. Le prove si suddividono in:

  • Field trial Novice: riservate alle razze retrievers che non sono ancora Campioni Italiani di Lavoro, si svolgono come una reale battuta di caccia con abbattimento della selvaggina. In palio il certificato di attitudine al campionato italiano di lavoro (C.A.C.).
  • Field trial Open: riservate ai cani di razza retrievers con un livello di addestramento superiore, sono svolte senza guinzaglio e sono di livello internazionale, con almeno due giudici che certificano il soggetto con attitudine al campionato internazionale di lavoro (C.A.C.I.T.).

E dopo aver letto questo articolo pensate che il vostro peloso possa partecipare a delle gare di retrieving?

Credits Foto: Pixabay.com

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