Aveva tagliato le orecchie al cane per meri fini estetici, pratica vietata dalla legge, per partecipare a un concorso di bellezza. Denunciato dalla guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale di protezione animali (Oipa) adesso il proprietario del povero American Staffordshire ha ricevuto una condanna a quattro mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali. Lo rende noto l’Oipa.
L’organizzazione spiega che la denuncia era partita dopo i controlli effettuati durante una manifestazione canina. L’azione scattò nell’ambito dell’operazione Dirty Beauty (Bellezza sporca) condotta dagli stessi agenti dell’Oipa. L’Amstaff aveva i padiglioni auricolari evidentemente mozzati. In più: “Per far ammettere il cane alla manifestazione era stato esibito un certificato veterinario che giustificava la mutilazione per motivi di salute dell’animale”, spiega Claudio Locuratolo, coordinatore provinciale delle guardie zoofile Oipa di Roma e provincia.
“I molti controlli delle nostra guardie zoofile a livello nazionale hanno portato a oltre 70 denunce all’autorità giudiziaria, anche nei confronti di veterinari. Questa è soltanto l’ennesima condanna ottenuta, siamo certi che ne arriveranno molte altre”. Il taglio della coda o delle orecchie al cane integra reato di maltrattamento. Secondo il codice penale ci sono pene fino a 18 mesi di reclusione e multa fino a 30mila euro.