Mamma cane terrorizzata nascondeva i suoi cuccioli per timore che glieli portassero via. Di nuovo. E ancora. E ancora. La sfortunata cagnolina era in una fabbrica di cuccioli, un luogo con tanti cani soprattutto femmine sfruttate per fare cuccioli in continuazione. A farvi irruzione, alla fine di gennaio nel Nuovo Galles, nel Sud dell’Austrlia, sono state due donne della società di protezione animali.
E’ entrando in quella succursale dell’inferno che hanno trovato una madre che cercava di nascondere i suoi cuccioli dietro ad un muro. L’intervento delle due attiviste e le prove che hanno presentato hanno spinto le autorità a salvare i 16 cani presenti nella fabbrica. Compresa quella povera mamma a quattro zampe.
Gli animali erano tutti in cattive condizioni di salute ed erano costretti a vivere tra rifiuti ed escrementi in una casa fatisciente zeppa di ratti. I cani dormivano buttati per terra o compressi in gabbie troppo piccole per loro. L’acqua putrida era anche poca. E lì due occhioni, quelli della mamma cane che tentava di fare l’indifferente spiando ogni movimento delle operatrici. Una di loro, intenerita ma anche insospettita da quell’atteggiamento, ha capito che da qualche parte dovevano esserci i cuccioli.
Poi il lamento di uno dei piccini ha tradito il nascondiglio: la mamma li aveva rimpiattati dietro l’intercapedine di un muro, stretti stretti dietro l’intonaco. Erano quattro, piccolissimi. E la loro madre tentava di tenerli al sicuro e al riparo. Le due attiviste hanno fotografato tutto. Grazie a loro adesso tutti, cuccioli e adulti, verranno salvati da quell’orrore.