Normalmente i calori nei cani femmina cominciano dopo i 6-7 mesi di vita (anche se le cagnoline di taglia più piccola iniziano prima, quelle di taglia grande in taluni casi anche dopo i 15-18 mesi).
Il mestruo si presenta due volte all’anno, e dura in media 21 giorni.
Questo significa che in alcuni soggetti può durare meno e in altri decisamente di più.
Ora, è possibile che nella vita di una cagna alcuni calori si verifichino con tempistiche o modalità anomale.
Se la frequenza di questi calori anomali è eccessiva sarà il caso di effettuare delle indagini diagnostiche per valutare la fertilità, e assicurarsi che sia tutto nella norma.
Vediamo da vicino quando il calore di una cagna può essere definito anomalo…
Quali calori nei cani sono atipici
Alcuni calori sono fuori norma:
- calori silenti: caratterizzati da attività ovarica non accompagnata dalle manifestazioni cliniche e comportamentali tipiche della fase estrale.
Quindi la cagna è in calore pur non sembrandolo.
Per non confondere una cagna con calore silente da una impubere è possibile:
- valutare le dimensioni della vulva: in una cagna impubere sono più contenute e la posizione della vulva più alta rispetto ad una cagna con calori silenti
- effettuare prelievi ematici per valutare la presenza di attività ovarica (assente nella cagna impubere).
Nelle cagne adulte invece questi calori sono infrequenti e comunque solo occasionali.
Nelle cagne con più di dieci anni i segni clinici dell’estro sono meno evidenti e possono quindi passare inosservati
- falsi calori: si verificano nelle giovani femmine in seguito al raggiungimento della pubertà.
Queste inizialmente presentano un calore normale, accompagnato da perdite ematiche vulvari per circa 3-10 giorni, e accettazione del maschio.
Poi però il calore si interrompe bruscamente e l’ovulazione non avviene.
Dopo qualche giorno o settimana si presentano nuovamente le manifestazioni dell’estro questa volta con ovulazione.
Si tratta di un fenomeno che non compromette la fertilità e solitamente scompare dopo i 2 anni
- calori persistenti: durano più di un mese, intervallati da meno di quattro mesi di distanza, con infertilità e segni dermatologici come alopecia.
Si tratta di sintomi che indicano quasi sempre patologie di natura riproduttiva.
Può trattarsi infatti di cisti ovariche, che si distinguono in:
- follicolari: costituite da una sottile parete e contenenti liquido sieroso. Per la diagnosi il metodo più immediato è l’ecografia. Il trattamento medico è sconsigliato ed è spesso causa dell’insorgenza di piometra. Ad oggi l’intervento di elezione consiste nell’ovariectomia per le cagne non destinate alla riproduzione oppure asportazione della sola cisti o ovariectomia unilaterale per le cagne destinate alla riproduzione con cisti unilaterale e recidivante
- luteali: determinano anestro patologico talvolta associato a piometra. Spesso sono unilaterali e singole. Si diagnosticano ecograficamente. Il trattamento consiste nella somministrazione ripetuta di prostaglandine PGF2a e dosaggio della progesteronemia per verificare che ritorni a livelli basali
- miste
- paraovariche (asintomatiche).
Dunque il consiglio, se si è padroni di una femmina, è di controllare che i calori nei cani non presentino le caratteristiche succitate.