E’ ancora tutta da chiarire la dinamica della macabra storia avvenuta in Francia, a Coulange, dove un uomo che aveva affidato il proprio cane pastore belga malinois a un istruttore professionista lo ha ritrovato morto e seppellito nel giardino di quest’ultimo. Il proprietario del cane, due anni, era partito per le vacanze e aveva così ritenuto di fare il meglio per il cane affidandolo a qualcuno qualificato. Al suo ritorno, però, ecco il dramma.
L’istruttore è comparso davanti al tribunale di Thionville, in Moselle, il 18 febbraio 2021. E’ accusato di sevizie e crudeltà contro gli animali, ovvero il cane in questione. A raccontare la storia è Le Républicain Lorrain. L’imputato si proclama innocente rispetto ai capi d’accusa, e nega di avere infierito sul povero cane. Tuttavia le differenti versioni via via fornite dall’uomo non spiegano i motivi della morte del pastore belga, men che mai il perché sia finito sotto terra nel suo giardino.
L’analisi dei resti del cane hanno rivelato la presenza di ferite multiple apparentemente da perforazione, ma si esclude che siano state provocate da morsi. I giudici emetteranno la sentenza il 10 marzo prossimo. Il pubblico ministero ha chiesto tre mesi di reclusione, oltre al divieto di possedere e custodire animali per cinque anni. Il proprietario del cane reclama invece 1.300 euro di danni.