Pee-Wee è nato senza le zampette davanti. Un chihuahua diverso da tutti, che rischiava una vita di abbandono ed emarginazione. Patrice Brennan, però, che aveva visto una sua foto su internet, se ne era innamorata al punto da volerlo adottare assolutamente. Era il 2014, il suo compleanno si avvicinava e un amico le regalò il biglietto aereo per volare a New York a prenderlo e portarlo a casa, nel Wisconsin. Così fu: il 9 dicembre 2014 Pee-Wee aveva la sua casa. Da allora il cane è rifiorito, ma quando Patrice lo prese con sé era talmente piccolo e fragile da stare nel palmo della sua mano.
Ma Patrice, che lo guardava con tenerezza e commozione, ha presto capito che non aveva alcun motivo di provare compassione per il piccolo. Senza le due zampette anteriori fin dalla nascita, Pee-Wee aveva imparato a fare la qualunque come ogni altro cane (marachelle comprese) con ciò che la natura gli aveva messo a disposizione. Corse, salti, in piedi in piedi su due zampe come nulla fosse, ed era furbo, curioso, intelligente, giocherellone: tre libbre di chihuahua come tutti gli altri suoi simili.
Patrice pensò che la vitalità di Pee-Wee potesse aiutare e motivare persone con difficoltà, quindi gli aveva aperto dei profili social. Il primo su Facebook, dove ogni giorno arrivavano una quantità di messaggi. La sua storia e la sua determinazione a vivere nonostante l’handicap aiuta le persone ad affrontare le loro battaglie quotidiane. Poi arrivò l’attività benefica a favore degli altri cani, con il chihuahua ormai famoso che si prestava a incentivare le donazioni per le aste di beneficienza, l’invio di kit di cura per gli animali in stato di bisogno e a ottenere carrellini a ruote per altri cani disabili. E lui? Certo che ha il suo bravo carrellino, ma non è che ci si trovi benissimo, quasi quasi lo impiccia! Perché Pee-Wee fa tutto ciò che fanno gli altri cani, solo in un modo un pochino differente.