Una reclusione senza fine tra i suoi stessi escrementi, senza passeggiate né coccole né attenzioni: questa la normalità del cane Yuri, un chihuahua, un esserino minuscolo che le guardie zoofile dell’Oipa hanno tratto in salvo a Trani insieme con la polizia locale a seguito della segnalazione di qualche anima compassionevole. Yuri è stato presto adottato felicemente, anche perché il suo buon carattere non è stato scalfito dall’isolamento.
Oipa però ne racconta la storia complicata in cui la prigionia era la normalità. Yuri, scrivono in una nota dall’organizzazione, era “condannato a vivere solo e senza attenzioni“. “Relegato giorno e notte in un box, senza mai poter uscire in passeggiata per esplorare il mondo che lo circondava, viveva isolato e deprivato di contatti sociali sia con i propri simili che con le persone della famiglia”.
Il poverino era “costretto a mangiare e dormire tra le proprie feci e urina“. “Era abbandonato a se stesso proprio come la catasta di oggetti e rifiuti di ogni genere accumulata nel garage in cui era rinchiuso”. Da quell’incubo il cane Yuri è stato portato via. Il cagnolino si è rivelato un curiosone. Non avendo conosciuto nulla, aveva voglia di conoscere tutto. Gli esperti lo stanno aiutando, l’amore della nuova famiglia scriverà per lui una nuova pagina.