L’hanno trovata quando ormai si era lasciata andare, buttata in una pozzanghera fangosa con tutta l’aria chi ha rinunciato a lottare per sopravvivere. Ora grazie al soccorso dei volontari quella cagnolina ha ritrovato il gusto dello stare al mondo, e dal rifugio pensano di iniziare a cercarle un’adozione. Miracoli dell’amore.
Sì perché quello che sta in mezzo tra il ‘prima’ e il ‘dopo’ è dedizione, fatica, ansia e preoccupazione, fiducia e cuore. Siamo a New Delhi, in India. E’ stato un passante ad accogliersi di quel cane appallottolato nel fango. Pelle e ossa, lo sguardo perso. L’uomo ha chiesto aiuto con un appello su Facebook. Lo hanno letto anche i volontari dell’associazione locale Kannan Animal Welfare.
Una squadra si è precipiatata sul posto, ha recuperato il cane – una femminuccia – e l’ha portato dal veterinario più vicino. Le condizioni della quattro zampe, infatti, apparivano veramente critiche. E così era. I medici hanno messo la cagnolina immediatamente sotto flebo, ma il suo stato destava più di una preoccupazione.
Era l’infestazione di parassiti nelle piaghe, più che altro, a far temere che l’infezione poi prendesse il sopravvento. La cagnolina aveva già perso un occhio, per via delle larve nelle ferite. E lì c’è voluta la calma, la pazienza, la voglia di curarla e di nutrirla con la pappa buona. Un nome, anche: l’hanno chiamata Jeevith, quella cagnolina che ha finito per riprendere le forze e la salute, migliorando visibilmente fino a riprendere a stare in piedi e a camminare.
Da lì il crescendo, con le dimissioni dalla clinica e l’ingresso in rifugio dove sta continuando la terapia farmacologica e l’alimentazione adeguatamente arricchita. Le vogliono bene, e lo sguardo della cagnolina adesso è presente, vigile e curioso. La sua nuova vita è dietro l’angolo e dietro una porta, chissà quale: quella di chi sceglierà di adottarla e prenderla con sé.