Il suo destino era segnato: il proprietario voleva sbarazzarsi dell’intera cucciolata chiudendola in un sacco e prendendola a martellate. La macabra storia arriva dalla Lav con una nota firmata dalla responsabile animali familiari Ilaria Innocenti.
Il cucciolo, scrive, “si era salvato dal furore animalicida“. C’era però da assicurargli una buona vita, e di questo si è occupata proprio Lav Trentino, nel cui territorio si sono svolti i fatti. “Ne abbiamo chiesta e ottenuta la custodia – racconta Innocenti – e anche per lui i nostri volontari hanno trovato una casa sicura e una famiglia“.
L’organizzazione però non si accontenta. “I nostri legali – annuncia – sono già al lavoro affinché sia fatta giustizia e il responsabile dell’animalicidio non rimanga impunito“.