Nell’Italia stretta nella morsa della pandemia da coronavirus covid 19, tornano le restrizioni che rendono il tricolore giallo, arancio e rosso. Ma come gestire il cane di casa nel dedalo di regole? Oipa ha stilato un vademecum sia per i singoli cittadini che per i volontari che accudiscono gli animali nei rifugi o nelle colonie feline. Mascherina di rigore sempre, autocertificazione a seconda della distanza che si deve percorrere e delle modulazioni normative sulle restrizioni.
Per i cani, Oipa ricorda che è consentita la passeggiata proprio come durante lo scorso lockdown. Poi ci sono le particolarità.
Necessità particolari dopo le ore 22. Se prima di questa fascia oraria si è al lavoro, è possibile portare fuori il cane muniti di autocertificazione e indicando i motivi (es. attività lavorativa) per i quali non si è usciti prima. Se il cane ha una necessità impellente di uscire – scrive l’Organizzazione – si può provvedere ai suoi bisogni fisiologici a prescindere da orario e località, rimanendo nei pressi dell’abitazione e dichiarando la motivazione in caso di controllo.
E’ fatto salvo il diritto di far visitare il nostro cane dal veterinario. Chi presta opera di volontariato presso i rifugi può continuare a farlo. L’attività di assistenza agli animali è necessaria per garantirne il benessere, come confermato dalle circolari del Ministero della Salute emanate l’8 aprile e il 15 maggio 2020. Consentito anche l’accudimento del cane di quartiere\libero, sempre dichiarandolo in autocertificazione.