Esiste il cane geloso? Credete che solo gli umani siano gelosi?
Sbagliate: la gelosia è una caratteristica comune a molte specie, tra cui quella canina.
Charles Darwin ne spiega l’esistenza in chiave evoluzionistica, ovvero come difesa riproduttiva, finalizzata ad impedire la separazione della coppia.
Uno studio, adoperando un campione di 36 cani appartenenti a diverse razze, sia maschi che femmine, sembra confermare la gelosia canina.
Al pet-owner è stato chiesto di interagire con un cane di pezza tecnologico, una zucca di Halloween e un bambino.
I cani hanno mostrato un’evidente gelosia quando i pet-owner li ignoravano per interagire con il cane finto, e in misura molto minore con gli altri due “distrattori”.
Nello specifico, i comportamenti manifestati sono stati: tentativi di interporsi tra il padrone e il “rivale”, contatti o spinte al proprietario o all’oggetto, attacchi diretti al rivale.
Oltre ad altri comportamenti come: abbai, ringhi, scodinzolii convulsi e segni di agitazione.
E allora visto che si tratta di una cosa assai comune, vediamo come comportarsi con un cane geloso…
Cane geloso: cause e manifestazioni
Quando possono innescarsi questi comportamenti?
Tra le circostanze più frequenti:
- nascita di un bambino
- arrivo di un nuovo animale domestico
- traslochi
- cambiamenti nella routine quotidiana
- problemi personali/relazionali del pet-owner.
E come fa un padrone ad accorgersi della gelosia di Fido?
In realtà esistono dei segnali che è possibile cogliere:
- irritabilità
- nervosismo: attività convulse e irrequietezza ne sono un sintomo. Con questi cani è utile far bruciare energie con corse e lunghe passeggiate. In casa meglio optare per giochi tranquilli, in modo che il cane associ l’ambiente domestico al relax
- distruttività e masticazione nervosa: dai giocattoli alle coperte, dai calzini alle scarpe, fino ad arrivare a divani e mobili, è il caso di intervenire (a meno che non si tratti di un cucciolo appena adottato che morde tutto per via del dolore ai denti)
- possessività/ossessività: vietato assecondare il cane con carezze o sorrisi, fermandolo con un sonore NO per fargli capire che i rapporti con le altre persone non sono di sua competenza. La possessività può manifestarsi anche senza la presenza di terze persone: se Fido non riesce a staccarvi lo sguardo di dosso probabilmente è geloso di quello che fate e aspetta soltanto il momento che diate un po’ della vostra attenzione anche a lui
- comportamenti compulsivi: atteggiamenti come lo spinning (i cani girano freneticamente sul posto) o il pacing (camminano o trottano lungo un percorso specifico, circolare o in linea retta, seguendo uno schema fisso) indicano che il cane sta vivendo un malessere. Altri atteggiamenti da tenere sotto controllo: il cane rincorre la sua voce o salta in aria come se stesse tentato di catturare una mosca immaginaria
- abbaio immotivato (contro voi, una terza persona, o niente e nessuno): è il caso di distrarre l’amico a quattro zampe, magari conducendolo fuori per una passeggiata oppure portando alla sua attenzione il suo gioco preferito
- depressione
- incontinenza: i cani agitati e stressati che non sono in grado di farsi capire dai loro padroni o comunque di gestire determinate emozioni potrebbero regredire a livello comportamentale (proprio come avviene nei bambini), e questo riguarda anche il controllo degli sfinteri
Come comportarsi in caso di gelosia del cane
Avere a che fare con un animale geloso non è affatto semplice.
Una delle cose da NON fare è stata già più volte citata: evitare di rinforzare il comportamento del cane.
E ricordando che anche la punizione è un rinforzo (sebbene negativo).
La cosa migliore è allontanarlo dalla situazione scatenante (portandolo ad esempio in un’altra stanza).
La mossa vincente però è lavorare sulla fiducia: un animale felice e ben bilanciato ha meno probabilità di mostrare comportamenti di gelosia, mentre uno insicuro, ansioso, traumatizzato o semplicemente timido può più facilmente diventare un cane geloso.
Credits Foto: Berkay Gumustekin (Unsplash.com)