Il randagismo è un male diffuso in moltissimi Paesi, specie in quelli più poveri.
È proprio da uno di questi, la Bolivia, che arrivano le storie di due uomini che hanno capito come aiutare cani randagi concretamente.
Come aiutare cani randagi: Fernando Kushner lascia i suoi agi
Fernando Kushner, ex ingegnere aziendale di La Paz, dirigente di grande successo nel settore della moda per oltre 15 anni, un giorno decide di lasciare tutto e dedicarsi ai randagi.
Il motivo della sua decisione coraggiosa risiede nell’incontro con quello che lui chiamerà Choco.
Un cucciolo che viveva per strada, e al quale Fernando offrì del cibo.
Fu lo sguardo di riconoscenza dell’animale che fece scattare qualcosa nella testa e nel cuore dell’uomo.
Fernando il giorno dopo ricercò il cane per tutta la città e infine lo trovò poco distante dal centro.
Gli offrì dell’altro cibo, e decise di prenderlo con sé, per regalargli una nuova possibilità, una nuova vita.
È con Choco che inizia la nuova vita di Fernando, che abbandona il suo lavoro e le sue agiatezze e fonda un’organizzazione benefica.
E che ogni giorno col suo furgoncino gira per la capitale boliviana, fornendo cibo e cure a tutti i cani bisognosi di La Paz…
Il reportage di Raul Valda per i cani randagi boliviani
Città diversa, ma ancora Bolivia.
Si tratta questa volta di El Alto, dove è stata scattata la prima foto del documentario del fotografo Valda.
Qui, in una delle città situate alla maggiore altitudine del mondo (4151 metri), sono stati immortalati molti cani mentre vagavano per le strade oppure rovistano tra l’immondizia.
Valda ha evidenziato un problema decisamente serio e, secondo lui, sottostimato.
Tuttavia il libro che ne è stato ricavato si conclude in maniera ottimistica, con gli scatti dei cani adottati da famiglie amorevoli.
Credits Foto: Fernando Kushner e Raul Valda