Non era ancora scattato il lockdown, l’8 marzo 2020. Quel giorno un 56enne di Licata lasciò il suo cane legato a una catena, senza acqua né cibo, costretto tra i propri escrementi. Così il castello accusatorio sulla cui base adesso il tribunale di Agrigento ha condannato l’uomo a 4 mesi di reclusione, convertiti i 9mila euro di multa.
In soccorso del cane intervennero le forze dell’ordine, allertate dalle segnalazioni di alcuni vicini sulle condizioni disumane in cui versava il povero cane. Proprio l’intervento dei carabinieri ha dato luogo all’avvio del procedimento giudiziario contro il proprietario del cane, accusato di maltrattamento di animali.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale agrigentino ha accolto pienamente il decreto penale di condanna chiesto dal pubblico ministero Chiara Bisso.