Un abbraccio strappacuore. E’ quello con cui il cane di un rifugio statunitense ha stretto tra le zampe la gamba di un giornalista arrivato lì per un reportage. Il tenerissimo orfanello si è avvicinato all’uomo, si è alzato sulle zampe posteriori e con quelle anteriori lo ha stretto forte alla coscia, poggiandoci anche sopra il capino in attesa di carezze.
E’ stato un colpo di fulmine. Alle carezze struggenti di quel primo momento ne sono seguite mille e altre mille. Sì perché il giornalista ha finito con l’adottare quel cagnolino tanto affettuoso. Il suo slancio è stato irresistibile, e gli ha cambiato la vita.
Non subito. I volontari e gli operatori del rifugio, anche loro colpiti da quella manifestazione di affetto improvviso e incondizionato, dovevano prima sbrigare le pratiche e preparare la documentazione. Il povero animale però rifiutava di lasciar andare via il suo nuovo amico. Tante carezze e parole amorevoli del giovane cronista lo hanno calmato. E’ tornato a riprenderlo e da allora sono inseparabili in amicizia e gioia.